Conversazione con un Gestore

Riporto integralmente la conversazione avuta con un gestore riguardo il ruolo del Consulente Finanziario. In sintesi esistono due Alpha.

D: Buongiorno posso chiederti una valutazione di un aspetto dei mutul funds?

R: Certamente! Valutare i fondi comuni di investimento richiede l’analisi di diversi fattori. Ecco alcune considerazioni importanti:

  1. Performance passata: Anche se non è l’unico fattore, la performance storica è importante. Tuttavia, considera anche come il fondo si è comportato in diverse condizioni di mercato e rispetto ai suoi pari categoria[1 (https://www.morningstar.com/personal-finance/key-factors-evaluating-mutual-funds)].
  2. Strategia di investimento: Comprendi la strategia del fondo e verifica se la sua performance passata è coerente con l’obiettivo dichiarato. Ad esempio, un fondo di crescita aggressiva dovrebbe aver ottenuto buoni risultati in mercati in forte crescita[1 (https://www.morningstar.com/personal-finance/key-factors-evaluating-mutual-funds)].
  3. Volatilità e rischio: Esamina il punteggio di rischio Morningstar del fondo. Un punteggio basso indica minore volatilità rispetto ai pari categoria. Combina questo con il punteggio di rendimento per valutare il rapporto rischio/rendimento[1 (https://www.morningstar.com/personal-finance/key-factors-evaluating-mutual-funds)].
  4. Processo di gestione: Valuta come i gestori del fondo eseguono la strategia. Questo è uno dei tre pilastri di valutazione di Morningstar, insieme a Persone e Casa madre[1 (https://www.morningstar.com/personal-finance/key-factors-evaluating-mutual-funds)].

Se hai bisogno di ulteriori dettagli o hai altre domande, sarò felice di aiutarti! 😊

Reference links:
[1 (https://www.morningstar.com/personal-finance/key-factors-evaluating-mutual-funds)]
[2 (https://bing.com/search?q=mutual+funds+evaluation)]
[3 (https://www.smallcase.com/learn/how-to-research-and-analyse-mutual-funds/)]
[4 (https://www.investopedia.com/articles/mutualfund/08/analyzing_mutual-funds.asp)]
[5 (https://www.investor.gov/financial-tools-calculators/financial-tools/mutual-fund-analyzer)]

D: La perfromance di un servizio secondo me deriva da 4 aspetti, alcuni dipendono dal consulente e dal gestore altri no.
a) la situazione economica politica è una variabile esterna
b) la performance e la qualità del gestore a monte del mutual funds
c) la perfomance e la bravuta del gestore a valle, il consulente finanziario
Concordi su questa impostazione? Inoltre, ancora, la performance di c) puo’ vanificare la performance di b) e viceversa, concordi? Quindi anche la metrica tev (tracking error volatility), puo’ essere vanificata da c), concordi? Inoltre non sembra una tev indicante ricalco perfetto di un benchmarck possa sempre andare bene, perche il gestore può mettere alfa tale (bravura) da discostarsi dal benchmarck.

R: Hai sollevato un punto interessante riguardo alla valutazione della performance di un servizio, in particolare dei fondi comuni di investimento. Esaminiamo ciascun aspetto:

  1. Situazione economica e politica: È vero, fattori esterni come l’andamento dell’economia e le decisioni politiche possono influenzare la performance di un fondo. Tuttavia, questi sono elementi che non possono essere controllati direttamente dai gestori o dai consulenti.
  2. Qualità del gestore a monte: La performance del gestore del fondo è cruciale. Un gestore competente può fare la differenza nella scelta degli investimenti e nell’allocazione delle risorse. La sua bravura può influenzare positivamente la performance del fondo.
  3. Bravura del consulente finanziario: Anche il consulente finanziario gioca un ruolo importante. La sua capacità di consigliare gli investitori, adattare la strategia alle esigenze individuali e mantenere una comunicazione efficace è fondamentale.
  4. Tracking Error Volatility (TEV): Il TEV misura quanto un fondo si discosta dal suo benchmark. È vero che la bravura del consulente (aspetto c) può influenzare il TEV. Ad esempio, un consulente che apporta modifiche tattiche alla strategia potrebbe aumentare il TEV. Tuttavia, il TEV è anche un indicatore di quanto il fondo si discosta dal benchmark, indipendentemente dalla bravura del consulente.

In sintesi, tutti e quattro gli aspetti sono importanti e interconnessi. La performance del fondo è il risultato di una combinazione di fattori interni ed esterni. La chiave è trovare un equilibrio tra gestione competente, consulenza efficace e adattamento alle condizioni di mercato. 😊

D: Il consulente puo’ adottare strategie tattiche di periodo per aiutare la performance, concordi?

R: Assolutamente! I consulenti finanziari possono adottare diverse strategie tattiche per migliorare la performance dei portafogli. Alcuni esempi includono:

  1. Riallocazione settoriale: Il consulente può spostare parte del portafoglio da un settore all’altro in base alle previsioni economiche o alle opportunità di mercato. Ad esempio, aumentare l’esposizione al settore tecnologico durante una fase di crescita economica.
  2. Rotazione settoriale: Il consulente può ruotare gli investimenti tra settori diversi a seconda delle condizioni di mercato. Questo può aiutare a sfruttare le tendenze cicliche o evitare settori in declino.
  3. Tattiche di copertura: Per proteggere il portafoglio da potenziali perdite, il consulente può utilizzare strumenti come opzioni o futures per coprire le posizioni esistenti.
  4. Timing di mercato: Sebbene sia difficile prevedere i movimenti di mercato, alcuni consulenti cercano di entrare o uscire dal mercato in momenti opportuni. Questo richiede una conoscenza approfondita e una buona comprensione delle dinamiche di mercato.

Tuttavia, è importante notare che le strategie tattiche comportano rischi e richiedono una valutazione attenta. Un consulente dovrebbe sempre considerare l’orizzonte temporale, gli obiettivi dell’investitore e il livello di rischio appropriato. 😊

D: senza una gestione tattica la solo strategia strategica di lungo periodo buy and hold non basta, pensa se dopo 5 anni un fondo torna ai valori di partenza.

R: Hai ragione, la strategia di “buy and hold” (acquista e mantieni) può essere efficace nel lungo periodo, ma non è immune da rischi. Ecco alcune considerazioni:

  1. Volatilità di mercato: Anche se la strategia di “buy and hold” è incentrata sull’investimento a lungo termine, i mercati possono subire fluttuazioni significative nel breve periodo. Se un fondo scende drasticamente nei primi anni, potrebbe richiedere molto tempo per tornare ai valori di partenza.
  2. Diversificazione: La diversificazione è fondamentale. Un portafoglio ben diversificato riduce il rischio di perdite significative. Anche con la strategia “buy and hold”, è importante monitorare e bilanciare periodicamente gli investimenti.
  3. Obiettivi e orizzonte temporale: La strategia dovrebbe adattarsi agli obiettivi dell’investitore e al suo orizzonte temporale. Se l’obiettivo è a breve termine (ad esempio, acquisto di una casa), potrebbe essere necessario adottare una gestione più attiva.
  4. Rischi specifici del fondo: Alcuni fondi possono essere più volatili o soggetti a rischi specifici (ad esempio, settori ciclici). La conoscenza delle caratteristiche del fondo è essenziale.

In sintesi, la strategia “buy and hold” è valida, ma richiede attenzione e adattamento. Un consulente finanziario può aiutare a valutare l’approccio migliore in base alle circostanze individuali. 😊

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