
Scegliere il BTP o l’obbligazione giusta in base alla curva dei rendimenti richiede un’analisi di diversi fattori, tra cui:
Forma della curva dei rendimenti:
- Curva ascendente: Se la curva dei rendimenti è inclinata verso l’alto, i BTP a lunga scadenza offrono rendimenti più elevati rispetto a quelli a breve termine. Questo perché gli investitori richiedono un premio maggiore per detenere titoli con scadenza più lunga, compensando il maggior rischio di rialzo dei tassi d’interesse. In questo scenario, se si è propensi al rischio, potrebbe essere interessante investire in BTP a lunga scadenza per beneficiare di rendimenti potenzialmente più alti.
- Curva piatta: Se la curva dei rendimenti è piatta, il differenziale di rendimento tra BTP a breve e lunga scadenza è minore. In questo caso, la scelta della scadenza può dipendere maggiormente dalle esigenze individuali dell’investitore, come l’orizzonte temporale e la tolleranza al rischio.
- Curva invertita: Una curva dei rendimenti invertita, con i BTP a breve termine che offrono rendimenti più alti di quelli a lunga scadenza, è generalmente un segnale di recessione economica futura. In questo scenario, gli investitori tendono a privilegiare titoli a breve termine con minore sensibilità ai rialzi dei tassi, penalizzando i BTP a lunga scadenza.
Scadenza del BTP o dell’obbligazione:
- BTP a breve scadenza (fino a 3 anni): Offrono rendimenti inferiori ma espongono a un minor rischio di rialzo dei tassi d’interesse. Adatti a chi cerca un investimento a basso rischio e a breve termine.
- BTP a media scadenza (3-10 anni): Rappresentano un compromesso tra rendimento e rischio. Adatti a chi ha un orizzonte temporale di medio periodo e una moderata tolleranza al rischio.
- BTP a lunga scadenza (oltre 10 anni): Offrono rendimenti potenzialmente più alti, ma con un maggior rischio di rialzo dei tassi d’interesse e di fluttuazioni del prezzo. Adatti a chi ha un lungo orizzonte temporale e un’alta tolleranza al rischio.
Altri fattori da considerare:
- Rating creditizio dell’emittente: Un rating di credito più basso indica un maggior rischio di default, ma si traduce anche in rendimenti più elevati.
- Liquidità del titolo: Titoli più liquidi sono più facili da vendere sul mercato secondario, con un minore impatto di eventuali fluttuazioni del prezzo.
- Obiettivi di investimento: È importante valutare i propri obiettivi di investimento e il livello di rischio accettabile per scegliere il BTP o l’obbligazione più adatti.
Oltre all’analisi della curva dei rendimenti e dei fattori sopraccitati, è consigliabile consultare un professionista finanziario per ricevere una consulenza personalizzata.
Alcune risorse utili per approfondire:
- Borsa Italiana: https://www.borsaitaliana.it/
- Banca d’Italia: https://www.bancaditalia.it/
- Consob: https://www.consob.it/
- Uomini & Business: https://uominiebusiness.it/btp-come-sceglierli/
Ricorda che l’investimento in BTP e obbligazioni , etf , fondi comuni comporta sempre un certo grado di rischio. È importante leggere attentamente il prospetto informativo prima di effettuare qualsiasi investimento e soprattutto affidarsi ad una banca solida e ad un consulente finanziario preparato.
Software Output
Attualmente sono sotto costante osservazione circa 100 bond che vengono filtrati in base alle loro caratteristiche.

