L’ENPAM è l’ente previdenziale dei medici. L’iscrizione è obbligatoria per i professionisti che operano all’interno di strutture pubbliche e private, per chi svolge prestazioni intramoenia o libera professione. Sono quindi obbligati a iscriversi tutti i professionisti presenti negli Albi Professionali dei medici chirurghi e degli odontoiatri.
Iscrizione ENPAM per studenti di Medicina
E’ possibile anche per gli studenti di medicina del quinto e sesto anno del corso di Laurea in Medicina iscriversi all’ENPAM. Gli studenti sono tenuti a versare solamente il 50% dei contributi previsti per i medici abilitati con meno di 30 anni. Gli studenti possono inoltre aderire, e posticipare l’effettivo versamento al momento dell’abilitazione, specificandolo nel modulo di iscrizione.
Contributi medico libero professionista
I contributi ENPAM si suddividono i due tipi di quote. I contributi della Quota A sono fissi ed obbligatori per tutti i medici, con importi crescenti in relazione all’età anagrafica; quelli di Quota B, invece, si calcolano sugli effettivi redditi derivanti dalla libera professione o dalle suddette prestazioni intramoenia.
Contributi Quota A
I contributi ENPAM di Quota A sono obbligatori per tutti gli iscritti. Possono essere versati in unica soluzione o in quattro rate (senza interessi).
Gli importi aggiornati al 2024 sono:
QUOTA A fissa
€ 140,47 all’anno per gli studenti;
€ 280,93 all’anno fino a 30 anni di età;
€ 545,28 all’anno dal compimento dei 30 fino ai 35 anni;
€ 1.023,24 all’anno dal compimento dei 35 fino ai 40 anni;
€ 1.889,75 all’anno dal compimento dei 40 anni fino all’età del pensionamento di Quota A;
€ 1.023,24 all’anno per gli iscritti oltre i 40 anni ammessi a contribuzione ridotta (a questa categoria appartengono solo gli iscritti che hanno presentato la scelta prima del 31 dicembre 1989. Dal 1990 non esiste più la possibilità di chiedere la contribuzione ridotta).
A queste somme va aggiunto anche il contributo di maternità, adozione e aborto di 79,87 euro all’anno
Contributi Quota B
I contributi ENPAM di Quota B sono dovuti solo da quei medici che esercitano la libera professione, sia come unica attività sia come seconda attività extra, che si aggiunge a quella principale.
Il reddito da libera professione è coperto dai contributi previdenziali di Quota A solo fino ad un certo importo, al di sotto del quale non occorre presentare il modello D per la dichiarazione annuale, vale a dire:
• 4.373,03 euro euro (al netto delle spese sostenute per produrlo) per gli under 40;
• 8.076,21 euro (al netto delle spese sostenute per produrlo) dopo i 40 anni.
Superati questi importi, dunque, i medici sono tenuti a versare i contributi ENPAM di Quota B con aliquota:
• Intera → 19,50%
• Dimezzata → 9,75%
• Ridotta → 2%
Le aliquote si applicano sul reddito libero professionale (calcolato al netto delle spese per produrlo) sino ad un massimale di 103.055,00 euro, sforato il quale si paga l’1% sulla parte eccedente.
Aliquote ridotte ENPAM: chi ha diritto?
L’aliquota dimezzata al 9,75% è un’agevolazione concessa ai medici che contribuiscono anche ad altre forme di previdenza obbligatoria, ad esempio il fondo speciale dell’ENPAM, gli ospedalieri che non svolgono attività intramoenia, i pensionati INPS, INPDAP ed ENPAM.
La riduzione al 2%, è rivolta ai tirocinanti durante il corso di formazione in Medicina generale ed ai medici dipendenti pubblici iscritti all’INPS, esclusivamente per le prestazioni intramoenia.
La domanda di ammissione alle aliquote ridotte va presentata all’ENPAM.
Contributi ENPAM per studenti di Medicina
L’importo dovuto è pari a 140,42 euro, ovvero alla metà del contributo minimo per i medici under 30.
Inoltre, gli studenti possono scegliere tra pagare subito con un unico bollettino, oppure rinviare al momento dell’abilitazione, selezionando tale opzione nel modulo di iscrizione. Il versamento dovrà avvenire, comunque, entro un massimo di 36 mesi (anche in caso di mancata abilitazione, pena la decadenza) ed in 3 rate annuali.
Contributi previdenziali per specializzandi
La situazione cambia del tutto per i cosiddetti specializzandi, ossia per i medici iscritti ad una scuola di specializzazione post-laurea. Durante questo periodo, infatti, i medici specializzandi percepiscono un vero e proprio stipendio e sono tenuti a pagare i contributi previdenziali in relazione ad esso. Ma a quale ente fanno capo?
Gli specializzandi devono versare i contributi alla gestione separata INPS con le seguenti aliquote.
• ridotta (24%), per chi è iscritto anche ad ENPAM (alla quale verserà i contributi di Quota A);
• piena (34,23%), per tutti gli altri.

